Se mi avete seguito nelle settimane passate sapete che non amo parlare di vicende che col calcio giocato hanno davvero poco a che fare. Saranno gli effetti della pandemia (forse), sarà che più di qualcuno mostra inesorabilmente nervi scoperti ma in generale si fa una enorme fatica a gestire le pressioni di una stagione a dir poco martellante che sta entrando nel vivo. Sarebbe però opportuno che anche gli organi di informazione si limitassero a stemperare gli animi invece di provare quel sadico gusto nel creare fazioni volte a schierarsi con chi si insulta platealmente (leggasi dapprima Lukaku/Ibra e in settimana Conte-Agnelli). Per non parlare di chi arriva quasi allo scontro fisico come è accaduto durante l’assemblea di Lega tra Preziosi e Campoccia (vice presidente dell’Udinese). Ennesima occasione persa per mostrare una faccia gradevole del nostro calcio, a tutti i livelli.
Un Matteo da 30 e lode
E per fortuna che il campo viene sempre in soccorso consentendoci di fare discorsi tecnici, consentendoci di emozionarci ancora per un gol all’incrocio o per una serpentina illuminata in mezzo agli avversarsi come di quella di Pessina che ha letteralmente mandato al tappeto il Napoli di Gattuso conquistando la finale di Coppa Italia. Il ragazzo si farà anche se ha le spalle strette (cit.) e magari tra qualche mese giocherà con la maglia della nazionale all’Europeo. Follia? Forse no perché Mancini lo segue da tempo e se dobbiamo ripartire da un’immagine positiva quale migliore spot se non quello di un talentuoso ragazzo applicato anche negli studi di Economia? Gli esempi, appunto. Quelli belli. Se poi riuscisse a far contenti anche i suoi fantallenatori che attendono qualche bonus in più potrebbe davvero spiccare il volo.
Week-end di alta tensione
Il volo è quello che spera di spiccare il Milan di Pioli in un fine settimana di incroci pericolosi che potrebbero indirizzare ancora di più la Serie A verso un “triopolio” completamente a strisce. Lo Spezia sarà avversario insidioso e servirà il miglior Milan per portare i 3 punti a casa e allungare in classifica sulle dirette inseguitrici, Inter e Juventus che dovranno vedersela rispettivamente con Lazio (in casa) e Napoli (fuori). Sembra passato un secolo dal 17 gennaio in cui gli uomini di Conte ebbero la meglio sui bianconeri. Da quel momento Pirlo sembra essersi Allegrizzato mettendo da parte la sua tesi di laurea basando più al sodo e blindando la difesa mentre le punte nerazzurre sembrano accusare un fisiologico annebbiamento. Difficile capire se sia più fisico o mentale. Ma quest’anno avere delle certezze sembra una missione impossibile. E a noi sinceramente, non dispiace.
Ma andiamo nel dettaglio.
BOLOGNA – BENEVENTO
Nel Bologna merita spazio Sansone che potrebbe regalare ancora una gioia a Barrow. Inzaghi ripropone De Paoli a destra, voi non fatelo. Possibile bonus da Insigne.
TORINO – GENOA
Prova del nove per i granata che non possono fallire e si affidano al gallo Belotti. Ma in mezzo al campo Strootman potrebbe farli soffrire. Ok Singo, eviterei Murru.
NAPOLI – JUVENTUS
Gattuso senza i centrali titolari e col morale sotto le scarpe deve affidarsi al chucky Lozano, il migliore contro l’Atalanta ma Di Lorenzo potrebbe soffrire le sgroppate di Chiesa. Attenzione agli inserimenti di Mckennie.
SPEZIA – MILAN
Pioli potrebbe finalmente schierare una formazione vicina a quella titolare (Calabria a parte), Calhanoglu potrebbe indirizzare la partita con assist da calcio piazzato. Partita del cuore per Pobega, per una volta lo lascerei fuori.
ROMA – UDINESE
Fonseca punta sulle sue certezze, Pellegrini e Mkhitaryan, ma potrà contare finalmente su alternative valide davanti, El Shaarawy su tutti. Ma sfondare il muro bianconero non sarà facile. Una chance per Llorente? Magari la prossima volta.
CAGLIARI – ATALANTA
Depressione vs Entusiasmo. Difficile definire diversamente questa sfida. João Pedro unico dei sardi che merita fiducia (visti i tanti acciaccati), unica incognita per Gasperini la stanchezza dell’ennesimo impegno in pochi giorni. Ma Ilicic e Gosens restano certezze assolute.
SAMPDORIA – FIORENTINA
Un nome su tutti: Quagliarella. Troppe panchine recenti e tanta voglia di tornare nel tabellino. Non deluderà. Ma la Fiorentina non farà la vittima sacrificale. Se avete coraggio riprovateci con Biraghi.
CROTONE – SASSUOLO
Il discreto Ounas visto a San Siro nella prima mezz’ora merita attenzione ma il bonus arriverà dal solito Messias, nonostante una posizione più arretrata. De Zerbi recupera Berardi ma potrebbe essere Traorè ad incidere.
INTER – LAZIO
Match da non perdere in cui si sfidano i reparti di centrocampo, a detta di molti, migliori del campionato. Nella speranza che non si annullino a vicenda. Se devo fare due nomi, Vidal e Luis Alberto mi ispirano parecchio.
VERONA – PARMA
Furioso di vedere l’Hellas senza il suo principe Zaccagni, mi aspetto che Barak salga in cattedra con i suoi preziosi inserimenti. Nel Parma incuriosisce Zirkzee ma forse è ancora presto per concedergli un posto da titolare.
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