Per molti anni è stato oggetto di discussione (e di polemiche), per i tanti escamotage che portavano alcune “big” a trarre infiniti vantaggi (chiedere a PSG e City tra le altre).
E anche se la riforma del 2011 voleva essere proprio un nuovo punto di partenza per maggiore equilibrio finanziario, diciamo che a conti fatti non si sono avuti poi tutti quei giovamenti sperati.
Ma a parte tutti i pro e contro del caso, oggi come oggi uno scenario in cui si prevede anche solo un pareggio di bilancio, per le società non è più minimamente pensabile.
Game Over quindi, volenti o nolenti.
Tutti avranno il loro bel segno meno davanti, dopo che la pandemia ha spazzato via buona parte dei possibili introiti e riuscire ad andare anche solo vicini a quanto speso, è letteralmente impossibile.
Le stesse plus valenze dei giocatori, non possono essere un sostegno sufficiente per tutti (anche perchè se tutti sono senza soldi, nessuno può comprare a cifre più alte).
Ma come cambieranno le cose ora che questo strumento è destinato ad andare in soffitta?
Dal punto di vista economico, il principio è sempre lo stesso: i grandi club europei cercheranno di trovare un nuovo appiglio per aumentare gli introiti. E in questo momento, l’unica soluzione possibile sembra quella della famosa Super Lega, dove gli incassi pubblicitari e televisivi potrebbero essere ancora maggiori.
Insomma nuovi cambiamenti in vista, ma anche questa volta, probabile che a beneficiarne saranno sempre gli stessi.
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Fonte immagine: Pixabay