Sono passati circa 28 anni da uno degli episodi più clamorosi mai avvenuti su un campo di calcio. Stiamo parlando della mossa da lottatore di kung-fu che Eric Cantona inflisse a un tifoso della squadra avversaria. L’episodio è legato alla partita tra Crystal Palace e Manchester United. Era il 25 gennaio del 1995 e il fantasista francese, esasperato dagli insulti che arrivano dalle prime file dello stadio, ha perso le staffe ed è partito all’assalto.
Dopo poco più di 28 anni Eric è tornato su quell’episodio incredibile. E nonostante abbia ricevuto una lunga squalifica, il suo unico rimpianto per quel gesto è decisamente degno del suo personaggio: “Mi hanno insultato migliaia di volte e non ho mai reagito, ma a volte succede di essere fragili. E ho un rimpianto, vorrei averlo colpito ancora più forte. Mi hanno squalificato per nove mesi, volevano che servissi da esempio”.
Cantona e la squalifica
Dopo quell’episodio Cantona ricevette 9 mesi di squalifica. Ma rischiò di estenderla: “Era solo un’amichevole, ma c’era un giornalista fuori appostato sugli alberi che ha fatto una foto. Sfortunatamente non è caduto, il giorno dopo quella storia era su tutti i giornali e la FA voleva prolungare la mia squalifica. Ma Ferguson ha trovato le parole giuste, come faceva sempre. E io lo amo e lo rispetto come un padre”.
Proprio Sir Alex Ferguson fece in modo che la sospensione per la sua stella fosse più lunga e pesante. Anche per questo King Eric lo stima tantissimo: “Quando un tecnico fa una cosa del genere per un calciatore, chi scende in campo è pronto a dare la vita per lui, per la squadra e per i tifosi. Erano tutti con me. Qualche altro club mi avrebbe licenziato, ma lo United mi ha offerto un nuovo contratto. Ecco la differenza”.
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Fonte immagine: Profilo Instagram @ericcantona