Tutti conosciamo Elisabetta Canalis e il suo trascorso sul piccolo schermo: la bella sarda nasce come soubrette, in particolare la ricordiamo sul bancone di Striscia La Notizia ad incarnare il ruolo della Velina, incantando ogni singolo telespettatore.
Un periodo, quello della sua fama, in cui era molto sentito e andava di moda il connubio “velina-calciatore”, cosa che anche lei ha realizzato con il bomber Bobo Vieri, oggi sposato con Costanza Caracciolo, da cui ha avuto due bellissime bambine.
Dopo la loro separazione, anche Elisabetta è andata avanti, scegliendo di andare a vivere dall’altra parte del mondo, in America, e ritrovando l’amore, da cui anche lei ha avuto una bellissima bambina.
Non è questa l’unica cosa nuova della sua vita, perché sono cambiati anche gli interessi e le passioni. L’ex Velina è sempre stata attenta alla linea e al fisico, molto interessata allo sport, ma è solo negli ultimi anni che ha deciso di darsi ad una disciplina del tutto nuova ed in cui ha scoperto di essere anche molto brava, stiamo parlando infatti del kickboxing e della sua conseguente vittoria a Torino, che l’ha vista vincitrice assoluta del suo primo incontro, dove è apparsa abbastanza famelica e pronta a combattere.
Nonostante la sua vittoria abbia entusiasmato tutti, tra i commenti c’è anche quello di qualcuno che non la vede più con gli stessi occhi, come la bella donna da esporre in vetrina, suggerendole di smettere di combattere, perché non si addice ad una donna.
Strano pensare come la bellezza di una donna possa essere relegata solo al suo lato estetico e non a quello della forza di un corpo.
Un discorso su cui si confronta anche con Alessandra Chiostra, e sul quale arrivano entrambe alla stessa conclusione: “E se questo crea disagio a qualcuno è un suo problema. Ho sempre usato il mio corpo per lavorare, se metto un bikini o una lingerie, sto lavorando, tutto qui. Ma chi mi conosce bene sa che la vera Elisabetta è quella che combatte, che sta sul ring e si sporca. Quella che si infila la t-shirt al rovescio e se ne accorge più tardi”.
Anche la Chiostra dice la sua: “Dico sempre che mia figlia, oggi dodicenne, ha fatto kung fu intrauterino: quando ero incinta mi allenavo con la sciabola, non ho mai fatto forme così precise come in quel periodo, la pancia mi permetteva di disegnare sciabolate perfette. Oggi le insegno a combattere, perché è una forma di educazione che deve partire dai primissimi anni di vita, lo dico anche nei miei corsi di autocoscienza combattente”.
Delle riflessioni che ci sembrano più che giuste e verso cui molti ancora dovrebbero essere educati.
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Fonte immagine: Profilo Instagram @littlecrumb_