Davide Nicola si gode un po’ di riposo dopo l’ennesima impresa della sua carriera da allenatore. Ma cosa ha pensato dopo la fine di questa lunga cavalcata? “Che la soddisfazione più grande sono stati i sorrisi di tifosi, giocatori e società. È stata una rincorsa tosta, costruita su tre aree: un gioco fondato sul coraggio, un piano tecnico-tattico per esprimere ciò che serviva per l’obiettivo e le relazioni, con la capacità di credere all’obiettivo senza essere schiavi dei picchi emotivi”.
Il tecnico ha portato la Salernitana a conquistare una salvezza che sembrava quasi impossibile. Anche perchè al suo arrivo in spogliatoio non c’erano belle sensazioni: “Credere non è sempre raggiungere. Significa esprimere al massimo se stessi e le proprie idee. Credere è il percorso, non il risultato finale. Quando arrivo ricavo una percezione positiva perché trovo una squadra con la curiosità di iniziare la rincorsa e la voglia di credere nel percorso. Avremmo potuto non raggiungere il risultato, sarebbe stato ugualmente importante. Abbiamo dimostrato di aver cambiato la nostra espressione di gioco: è il vero successo”.
Nicola ora guarda al futuro
Nel corso dell’intervista rilasciata per la Gazzetta dello Sport, Nicola ha parlato delle emozioni che è riuscito a provare nei momenti topici della stagione. Come in quella sua corsa a perdifiato, fatta dopo aver saputo che la salvezza era raggiunta: “C’erano l’istinto e la naturalezza di dichiarare bisogni e sentimenti. Era l’unica possibilità per ringraziare le persone che hanno partecipato a un percorso di tre mesi, una centrifuga per velocità ed intensità, per dire: signori, senza di voi sarebbe stata impossibile”.
Alla fine dell’intervista, il tecnico vuole ringraziare pubblicamente Walter Sabatini, un altro artefice di questo miracolo: “La sua presenza è stato uno dei motivi che mi ha spinto ad accettare. È un uomo autentico e di grande credibilità. I tifosi hanno parlato di miracolo, ma è una parola abusata e non la condivido: c’è stata la sua capacità di portare giocatori forti e funzionali in poco tempo e un grande lavoro di sinergia. Senza Sabatini non so se i calciatori sarebbero venuti a Salerno: è stato fondamentale”.
Ora la Salernitana ripartirà dal suo condottiero.
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Fonte immagine: Profilo Instagram @ussalernitana1919official