Si è conclusa da qualche giorno la seconda parentesi di Dani Alves tra le fila del Barcellona. Il fortissimo laterale destro era tornato alla corte del sodalizio catalano per cercare di dare un nuovo e ulteriore slancio alla sua carriera. Tuttavia, al termine di una stagione tutt’altro che esaltante per il club, non c’è stata la volontà reciproca di proseguire un rapporto che si è interrotto alla fine del campionato scorso.
Nel corso di un’intervista rilasciata per il Guardian, il giocatore verdeoro ha fatto capire di non essersi strappato i capelli quando ha saputo del mancato rinnovo di contratto. Anche perchè ci sono stati alcuni comportamenti poco graditi: “Non me ne sono andato triste. Sono partito felice di essere tornato al Barcellona. Ho sognato per cinque anni che volevo vivere questo secondo momento. L’unica cosa che non mi è piaciuta è stata come è stata gestita la mia partenza”.
Dani Alves contro il Barcellona
Dani Alves ha rivissuto i giorni in cui ha ripreso la sua storia d’amore con il Barça. E fin dall’inizio ha voluto mettere in chiaro le sue condizioni fisiche e atletiche: “Appena tornato, ho subito chiarito che non ero più un ragazzo di 20 anni e che volevo che le cose fossero fatte a testa alta, senza nascondere le cose. Ma questo club ha peccato negli ultimi anni. Al Barcellona non interessano le persone che hanno fatto la storia del club”.
Non appena si è concluso questo amore, non è mancata un po’ di amarezza nel cuore del terzino brasiliano, ex anche di Juventus e Psg. Anche perchè la sua figura non è di certo trascurabile da quelle parti: “Vorrei che un club dalla storia e dal blasone del Barcellona facesse le cose in modo diverso. Non parlo di me stesso perché la mia situazione era uno scenario diverso. Sono eternamente grato a Xavi e al presidente Laporta per avermi riportato indietro”.
Un giocatore che poteva senza dubbio essere trattato meglio.
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