Steph Curry, dalla carriera cestistica di tutto rispetto, con diversi titoli accumulati, è appena reduce della sua quinta partecipazione agli NBA All Star Game 2021, nella State Farm di Atlanta dov’è stato uno dei nomi più attesi e non per niente, infatti, in questa competizione ha vinto la gara dei tiri da 3. E’ un personaggio bizzarro, la sua storia di vita è ricca di eventi e curiosità molto simpatiche che riguardano non solo la sua famiglia, ma anche le sue amicizie.
Ad esempio, LeBron James: non solo compagno di squadra, ma anche di nascita, si potrebbe dire.
I due infatti, sarebbero nati nella stessa struttura ospedaliera di Akron, in Ohio, ma a distanza di quattro anni l’uno dall’altro, 1984 per James e 1988 per Curry.
Nello specifico il giocatore è nato il 14 marzo 1988, una data molto particolare in America, perché è proprio in quel giorno che viene celebrata la ricorrenza del Pi Day, ovvero del giorno dedicato alla matematica, in particolare al Pi Greco.
Talento di famiglia e particolarità
Un’altra curiosità è quella che riguarda i suoi genitori: il padre, ad esempio, era anche lui uno sportivo, ha giocato nell’NBA tra gli anni ’80 e ’90, infatti, Curry sulle spalle porta il numero 30 in suo onore; mentre la madre Sonya è stata vincitrice dei campionati di basket e di pallavolo al liceo, una carriera che ha cercato di proseguire anche ai tempi del college.
Molte volte, la mela non cade mai così lontana dall’albero, come in questo caso, dal quale è nato un altro grande talento. Ma ciò che non manca tra loro è anche la voglia di scherzare e di scommettere: sembrerebbe infatti, che la madre lo multerebbe di 100 dollari ad ogni quarta palla persa in ogni incontro.
Se si pensa che è una situazione facilmente ricorrente, la cifra raccolta non sarebbe male per fare un po’ di spese, come sicuramente farà la mamma della stella dell’NBA, forse anche utile a realizzare quei curiosi calzettoni che indossa caratterizzati da alcuni versetti della Bibbia, vista la sua profonda fede cristiana.
Infine, una delle avventure più celebri è quella che riguarda una birra: avendo dimenticato la carta d’identità, dovette girare l’intero ristorante in cui si trovava per cercare un dipendente che certificasse la sua età, visto che lo avevano scambiato per un ventenne e in America non si possono servire alcolici ai minori di 21 anni.
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