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Cristiano Ronaldo saluta l’Europa

Cristiano Ronaldo saluta l'Europa
Fonte immagine:  *Profilo Instagram @manchesterunited

E lo United saluta l’Europa, il turno lo passa l’Atletico Madrid. E anche Ronaldo saluta l’Europa e, forse, lo United, dopo un solo anno. Che è successo? Quello che succede agli esseri umani, si invecchia. Che è comunque meglio dell’alternativa…

Il problema è che lo sportivo di alto livello raramente se ne rende conto e pretende di essere venerato come ai tempi belli. Avete presente quelle ventenni bellissime a cui noi uomini diamo sempre ragione, anche se non ce l’hanno…? Ecco, quando a cinquanta pretendono la stessa cosa noi scuotiamo il ditino, per far capire che no, non ce l’hanno più. Ronaldo vorrebbe essere quello di dieci anni fa, il problema è che non è nemmeno più quello di due anni fa.

Siamo a quota 37 e ogni mese pesa. Chiaro, resta un ottimo calciatore, ma non sposta più come prima, “rompe” come prima e costa quasi come prima. Se lo metti in panca quando le cose vanno male prendi dei nomi, se lo metti in campo lui vorrebbe fare le cose di prima, ma non gli vengono più. Oppure, si, gli vengono, ma tutte un pelo più lentamente, o un pelo più in basso. Ed ecco la differenza tra fenomeno e buon giocatore. Ma, secondo voi, se Totti, a 40 anni, fosse stato uguale al Totti di 25, Spalletti non lo avrebbe fatto giocare sempre?

Poi possiamo discutere sul trattamento, ma i 90 minuti, legittimamente, non li aveva più nelle gambe e non correva come prima. Certo due magie, anche in dieci minuti, te le regalava sempre. La verità è che bisognerebbe sempre ritirarsi un giorno prima che te lo chiedano gli altri. Per alcuni anni ancora nessuno lo chiederà a Ronaldo, ma qualcuno lo prenderà sottobraccio e gli spiegherà che è diventato umano e dovrà comportarsi come tale.

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