Alessio Cragno ha dimostrato fin da giovanissimo tutto il proprio valore tra i pali. Lo ha fatto ai suoi esordi, in Serie B a Brescia quando aveva ancora 16 anni. Lo ha fatto difendendo la porta del Cagliari fino alla stagione della dolorosa retrocessione in cadetteria. E ora lo farà anche tra i pali del Monza, società ambiziosa che ha creduto in lui. Ma non sono mancati i problemi fuori dal campo.
Come nel caso della balbuzie, un difetto di cui ha parlato a Cronache di Spogliatoio: “Tutta colpa del diaframma. Del mio stato emotivo. Ho provato a curarle, e lo faccio ancora adesso. Vado dalla logopedista, ogni tanto faccio un ciclo di terapie. Da adulto è molto più facile. Quando hai 6 anni, prendi tutto come un gioco: leggi, fai le pause, impari a respirare nel modo corretto. Lo fai divertendoti. Da grande impari ad ascoltarti, a gestirti, a renderti conto di cosa serva davvero per migliorare. Ora ho maggiore consapevolezza di quello che faccio”.
Cragno e il problema di balbuzie
Il nuovo portiere della formazione brianzola ha parlato anche delle difficoltà che ha provato. Soprattutto nelle prime interviste: “A 16 anni ho approcciato alle prime interviste nella Prima Squadra del Brescia. Sei in piazza, alla presentazione della squadra, e qualcosa devi dire. Sei il più piccolo, ed è la prima volta che parli davanti a tanta gente. Lì si è palesato il mio incubo: il microfono. Il microfono è bastardo perché, mentre parli, non senti direttamente la tua voce, ma la ascolti dalle casse. Tremendo”.
In ogni caso Cragno non si nasconde. Anzi cerca di lottare contro questo avversario subdolo e fastidioso: “Sono questo: parlo, balbetto, vado in diretta tv e faccio le interviste balbettando. Capita che, una volta rientrato negli spogliatoi, trovi qualche messaggio su Instagram: ‘Ciao, ti ho visto, ma come fai? Io soffro del tuo stesso problema e mi vergogno nell’approcciare alle persone’. Ne patiscono, come me, oppure sono i genitori di quei ragazzi che hanno la mia stessa caratteristica. Mi dicono ‘grazie’ perché mi vedono sereno e prendono coraggio”.
Un grande giocatore con un difetto da affrontare.
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Fonte immagine: profilo Instagram @alecragno28