Generalmente chi ha giocato a calcio o gioca tutt’ora è abituato al cartellino giallo o a quello rosso. Allo stesso tempo c’è il cartellino bianco utilizzato per la prima volta durante un derby di calcio femminile tra il Benfica e lo Sporting. Il direttore di gara Caterina Campos l’ha utilizzato in due circostante, in quanto i medici, hanno lasciato momentaneamente le panchine per aiutare uno spettatore, colto da un malore in tribuna.
Appalusi scroscianti e cartellino bianco sventolato, in segno simbolico per sottolineare il bellissimo gesto di fairplay. L’utilizzo del cartellino bianco non influisce nel gioco, non tante il risultato o rientra nel referto arbitrale, ma sottolinea i buoni comportamenti.
Come cambia il calcio con il cartellino bianco? L’idea iniziale di Platini
Il cartellino bianco viene utilizzato dallo sport portoghese per favorire il gioco pulito e rispettoso ed è stato per la prima volta adottato dalla federazione di calcio lusitana. L’idea di base, ai tempi di Michel Platini, quando era Presidente dell’Uefa era tutt’altra: l’espulsione a tempo, ossia “escludere dalla gara un giocatore per 5-10 minuti”. Sarebbe stata una “copia” ad altri sport, visto che è già utilizzata dalla pallanuoto e anche dall’hockey. Nel pensiero di Le Roi, la base era un riferimento ad atteggiamenti antisportivi come simulazioni, critiche o applausi irrisori all’arbitro.
A differenza del cartellino giallo o di quello rosso, utilizzati per sanzionare dei comportamenti negativi, il cartellino bianco è invece un riconoscimento per l’etica e il rispetto per l’avversario.
Nessun direttore di gara lo aveva mai utilizzato e in tanti erano rimasti sorpresi dal colore del cartellino: successivamente hanno capito il perché e hanno applaudito il gesto.
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Fonte immagine: Twitter
