Le immagini del giocatore danese agli ultimi europei hanno fatto il giro del mondo e hanno smosso i cuori di tutti gli appassionati (e non). Tutto è bene quello che finisce bene si potrebbe pensare, visto che la cosa più importante di tutte era superare quel momento dove la stessa vita del calciatore era a rischio.
Passato però quel momento drammatico e rivalutate via via le sue condizioni fisiche, da tempo la domanda si è per fortuna spostata su qualcosa di comunque importante: cosa succederà alla carriera di Eriksen?
Sulle prime il pessimismo la faceva da padrone, quasi impossibile da pensare un suo ritorno in campo ad alto livello agonistico. Con il tempo invece qualche porta si è aperta e il suo defibrillatore impiantato proprio dopo l’incidente, sembra aver risolto parte dei problemi.
Proprio quel defibrillatore però, è anche il punto centrale che gli impedisce di scendere in campo con la maglia dell’Inter nella nostra Serie A, che per regolamento vieta a giocatori con quel tipo di apparato di partecipare al campionato.
Pur con tutta la buona volontà dei nero azzurri quindi, le porte per un suo ritorno in Italia sono più che mai sbarrate al momento. All’Inter rimane quindi la risoluzione del contratto (che era in scadenza nel 2024), che porterà ovviamente a un buco di 15 milioni di euro nelle casse, con però un risparmio quanto meno sullo stipendio (circa 10 milioni lordi), già da tempo finito a registro della UEFA che proprio per questo tipo di situazioni ha un fondo che copre le società calcistiche (almeno fino al massimale di 7.5 milioni).
Cosa accadrà ora a Eriksen?
Accertato quindi che il suo futuro non sarà in Italia, c’è da vedere dove con quel tipo di impianto (che lo stesso giocatore non ha intenzioni di togliere), potrebbe comunque scendere in campo.
Al momento il giocatore è tornato in patria sia per stare insieme alla famiglia, sia per tornare pian piano a calpestare il prato dei campi, grazie all’offerta dell’Odense (dove ha militato in passato) che gli ha consentito di allenarsi insieme alla squadra (con ritmi però decisamente più blandi e ovviamente senza partecipare alle partitelle).
Un primo passo insomma, in cerca di condizione e di sicurezza. E dopo? Dopo c’è tanta incertezza ancora, con il sogno (lontano) di poter persino partecipare insieme ai propri compagni di nazionale ai mondiali in Qatar.
Per farlo c’è bisogno però che tante cose vadano per il meglio, e un passaggio intermedio potrebbe essere quello di tornare all’Ajax, là dove le restrizioni del campionato olandese sono meno stringenti e la società sarebbe anche in grado di permettersi un ingaggio del genere (proibitivo invece per tutte le squadre danesi).
Staremo a vedere, per ora il fatto di vederlo tornare a dare calci a un pallone e pensare a questi livelli, è già una vittoria importante.
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Fonte immagine: Profilo Instagram @chriseriksen8