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Cellino non ci sta: “Mi trattano come Totò Riina”

Il presidente del Brescia è finito di nuovo sotto accusa

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Fonte immagine: Profilo Instagram @comma_zero

Ore caldissime a Brescia. Massimo Cellino è stato al centro di un maxi sequestro da 59 milioni di euro. Tuttavia il club non deve temere secondo lui: “Il Brescia è in sicurezza. E lo è perché io sono un presidente cauto, previdente. Non ho mai usato un centesimo del Brescia calcio per le mie spese personali. Pago i ristoranti, la benzina con i soldi miei. Ma mi chiedo, cosa ne sarebbe adesso del Brescia calcio se non fossi stato un presidente così attento alla gestione del club?”.

Il presidente delle Rondinelle, in una lunga intervista, difende a spada tratta la sua gestione del club: “Non abbiamo debiti, anzi io sono arrivato a Brescia accollandomi anche quelli della gestione precedente. E adesso vengo trattato così? Un amministratore giudiziale per il club? Se la società ha i conti in ordine come tutti possono appurare dato che i bilanci sono pubblici, non vedo che bisogno ci sia di nominare un amministratore diverso dal sottoscritto. I dati dicono che ho amministrato al meglio il Brescia”.

Cellino si difende

Cellino non vuole sentire ragioni. Anzi invita i giocatori a non farsi carico di queste paure e di questi problemi: “Sono convinto che questo gruppo se la possa giocare contro chiunque. Ho fatto quello che potevo, a prescindere dalla vicenda della sentenza. Questa è la squadra che posso permettermi, ma sono sicuro che non sarà facile per nessuno metterci sotto. La mia vicenda non deve essere un alibi per i giocatori. Devono pensare a correre e vincere le partite”.

Infine il patron della formazione lombarda lancia un messaggio ai tifosi. Devono essere loro i primi a far sentire la passione alla squadra in questo momento complicato: “I tifosi se credono alla mia innocenza vadano ad abbonarsi o vengano alo stadio a sostenere questa squadra che merita il calore dei bresciani e sono sicuro che saprà dare grandi soddisfazioni anche se non parte con i favori del pronostico. Non merito quello che sto passando, non sono Totò Riina”.

Una nuova sfida difficile per un uomo sempre sul filo del rasoio.

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