Thomas Ceccon non vede l’ora di tornare in vasca per giocarsi una medaglia. Anche per sfatare tutti i termini di paragone che sono venuti fuori: “La popolarità fa piacere: ma quando è troppo è troppo. È complicato non distrarsi. Ai Mondiali mi sono seduto a terra perché, a furia di parlare per un’ora, non ce la facevo più. Il fatto di essere considerato un fuoriclasse, può piacere. Magari faccio tante gare. Ma non sono come Phelps: e non ho vinto niente”.
Il campione del mondo dei 100 metri dorso non potrà ancora confrontarsi con i russi. In particolare Kolesnikov e Rylov, che spera di affrontare al più presto: “L’anno prossimo potrebbe esserci il confronto, ma anch’io sto lavorando per limare qualcosa. Devo ancora fare la gara perfetta. Al Mondiale ho sbagliato qualcosina, già lì potevo fare meno. Sarà anche una prova per me visto che nuoterò anche i 50 dorso e farfalla e le staffette”.
Ceccon e il sogno americano
Da quando ha vinto ai Mondiali, Ceccon sembra aver cambiato vita. Ora la sua mentre è concentrata solo sulla vasca: “Resto concentrato sul nuoto: io devo nuotare e basta. Dopo gli Europei andrò a Londra, poi 10 giorni al mare e gli ultimi di agosto sarò di nuovo ad allenarmi per i Mondiali di Melbourne di dicembre da 25 metri. La routine è importantissima. Se uno vuole divertirsi o svagarsi otterrà i risultati che semina. Perciò io esco pochissimo, mi riposo”.
Nel frattempo, però, emerge il sogno di approdare negli Stati Uniti. Anche perchè lì c’è il clima e l’atmosfera per poter continuare a crescere: “Vorrei fare un’esperienza da pro’, non al college. Magari faccio 2-3 mesi nel 2023, ne parlerò con il mio allenatore Burlina per capire se è possibile. Vorrei allenarmi con Shaine Casas. Ho visto qualcosa dei Commonwealth Games, quel sudafricano Coetzee non è male. Ho visto qualcosa delle gare americane”.
Intanto c’è un oro europeo a cui dare la caccia.
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Fonte immagine: Profilo Instagram @ceccon_thomas