“Chissà cosa sarebbe diventato, se solo…”. Ecco una frase che si sente dire spesso in merito a qualche grande sportivo che non ha sfruttato in pieno le occasioni date dal suo talento. Perchè lo sappiamo, la classe dei grandi campioni è qualcosa di innato, ma per diventare davvero un fenomeno c’è bisogno anche di tanta applicazione e in molti casi di un carattere particolare che possa far convivere la genialità, con la costanza.
Non è probabilmente il caso di questi 10 calciatori, che France Football ha nominato nella graduatoria dei “migliori talenti sprecati del calcio”. Un elenco di nomi certo molto conosciuti, in alcuni casi persino vincenti in una qualche misura, ma che certo avrebbero potuto fare immensamente di più se solo non avessero avuto un carattere così esuberante o essere finiti preda dei loro stessi vizi.
I 10 talenti sprecati del calcio mondiale
Primo in questa classifica, non poteva essere che Antonio Cassano. Nella motivazione di France Football c’è molto di quanto si potrebbe dire: “Si può parlare di talento sprecato per chi ha vinto scudetto, Liga e segnato 150 reti? Se si tratta di Antonio Cassano, sì”. Ecco fatto. Perchè chiunque abbia visto i momenti migliori di Fantantonio sa perfettamente quanto di più sarebbe potuto essere senza le sue “cassanate”.
Dietro di lui anche di Paul Gascoigne si potrebbe dire altrettanto, anche qua andiamo verso la classica follia dei grandi geni, che spesso va di comune passo con i vizi (tanti) e le virtù sul campo (a sprazzi). Di certo di lui ormai si ricordano più le immagini fuori dal campo che le sue prodezze. E forse da queste parti non sarà molto conosciuto, ma anche l’inglese sul terzo gradino del podio, Stan Bowles, non ha certo lesinato eccessi di vario genere, tanto da essere paragonato (con meno fortuna in campo e fuori) niente meno che a George Best (stranamente fuori da questa Top10…).
Poi tanti altri nomi molto conosciuti, da Antonio Angelillo (travolto dalle notti milanesi proprio nel periodo con il rigidissimo Helenio Herrera) al mitico Adriano (altro interista che certo avrebbe potuto fare e dare molto di più non fosse per qualche problema di tenuta caratteriale dovuta più che altro ai problemi personali fuori dal campo di gioco).
Ma anche qualche nome francamente poco noto al grande pubblico: Mario Basler (capace di litigare praticamente con tutti, compagni e avversari), Rashidi Yekini (primo marcatore nigeriano ai mondiali, pallone d’oro africano nel ’93 e poi tristemente scomparso a soli 41 anni) o Dimitar Berbatov (oltre 300 gol in carriera, ma un carattere talmente mite e svogliato da non spiccare mai il volo).
- Antonio Cassano
- Paul Gascoigne
- Stan Bowles
- Antonio Angelillo
- Dimitar Berbatov
- Rashidi Yekini
- Mario Basler
- Nicolas Anelka
- Andy Van Der Meyde
- Adriano
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