Marco Carnesecchi è senza dubbio uno dei portieri più performanti in Serie A. Tuttavia all’inizio della sua carriera ricopriva ben altro ruolo: “Facevo il centrocampista in una squadretta vicino a Rimini, dove sono nato, ma un giorno mancava il portiere della mia squadra e mi misero in porta, visto che fuori ero tra i peggiori. Da lì non sono più uscito: ora il mio sogno è vincere qualcosa con la Nazionale”.
L’estremo difensore attualmente tra i pali della Cremonese non ha battuto ciglio quando gli è stato chiesto quale fosse il suo modello di portiere: “Gigi Buffon. Me lo sono trovato di fronte la scorsa stagione in B contro il Parma. Un’emozione indescrivibile, alla fine della partita mi ha dato la sua maglia: ora è in un quadro a casa mia. Mi piacciono molto anche Alisson e Gigio Donnarumma”.
Carnesecchi e una vita normale
In un’intervista per la Gazzetta dello Sport, Carnesecchi dimostra di non rispecchiare i canoni del calciatore che strizza volentieri l’occhio alla vita mondana. Anzi a volte gli è capitato di fare follie… al contrario: “Sono il contrario di quello che uno si immagina. Non mi piace la vita mondana, neanche andare a ballare. Verso le 22.30 mi si spegne la luce e vado a letto. Anche la notte di Capodanno spesso verso le 23 mi addormento”.
Il numero uno della formazione grigiorossa ha fatto capire che la differenza tra la Serie A e la B “la noti soprattutto negli ultimi 30 metri: i giocatori mettono la palla dove vogliono”. E poi indica il nome di un giocatore che gli ha fatto la miglior impressione nella massima serie: “Sandro Tonali. Lo conosco bene, ci siamo incrociati spesso nelle nazionali giovanili: è un giocatore completo”.
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Fonte immagine: Profilo Instagram @carnesecchimarco