Non tutti i calciatori sono uguali: alcuni si allenano, si sistemano e tornano a casa, qualche chiacchiera con i compagni e con il mister, qualche giorno di svago e tutto resta nella routine. Altri invece, come in ogni gruppo che si rispetti, sono un po’ più “discoli” e nonostante l’impegno sul campo non riescono a non combinare marachelle!
Ne conosciamo parecchi, ma tra questi spunta anche il nome di Nicklas Bendtner, soprannominato anche come “Lord Bendtner”, che non incarna infatti l’immagine del calciatore perfetto, ma che con il suo modo di essere geniale e fuori dagli schemi ha regalato tanti momenti divertenti.
Tutti questi aneddoti sono stati racchiusi in quella che è la sua autobiografia, intitolata “Bothsides”, con l’intento di fare riferimento proprio al suo essere sia impeccabile sul campo, che un Gian Burrasca fuori!
Proprio questa è l’immagine del Lord a sedici anni, appena arrivato all’Arsenal: “Il martedì e il giovedì avevamo lezione, era come essere di nuovo a scuola. C’erano diverse materie, come la gestione della stampa e management finanziario. Ma io pensavo di aver finito di studiare e odiavo farlo, ancora più di quando ero in Danimarca. Un giorno salto la lezione nascondendomi nel bagno delle donne e sento che tutti urlando come pazzi perchè non mi trovano. Più tardi arriva Liam Brady in sala mensa, mi prende e mi dice: ‘Cosa ti passa per la testa, ragazzo? Dov’eri?’. Aveva sentito qualcuno che diceva che mi fossi nascosto sotto un tavolo.
Gli ho risposto con la coscienza a posto: ‘Davvero, signor Brady, non ero nascosto sotto un tavolo. Questa è solo una grande incomprensione’”
Una peste già da piccolo, che anche sul campo ha dato il meglio di sé.
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Fonte immagine: Facebook
