Mattia Binotto non vuole sbilanciarsi in giudizi affrettati. In ogni caso lo scossone della Formula 1 degli ultimi giorni deve dare un segnale chiaro: “Aspettiamo mercoledì prima di dare un giudizio ma, di qualsiasi cifra si parli, è importante evidenziare che anche se si tratta di quattro milioni, che rientrano nella categoria di quelle che vengono considerate violazioni minori, questa cifra non può essere considerata una infrazione minore”.
Il team principal della Ferrari fa capire che la sanzione ai danni di Red Bull e Aston Martin non può essere lieve: “Per noi, quattro milioni rappresentano le parti di sviluppo di un’intera stagione. Quattro milioni significano 70 persone in un reparto tecnico che possono ideare e produrre soluzioni che possono valere fino a mezzo secondo al giro. Quindi, anche se si tratta di una violazione considerata minore, non si tratta di noccioline”.
Binotto e il caso budget cap
Nell’intervista rilasciata per Sky Sport, Binotto ha fatto capire che la punizione nei confronti del team austriaco dovrebbe essere aggravata dalla reiterazione di reato: “Stiamo parlando di mezzo secondo e questo vantaggio si ripercuote nelle stagioni successive perché, pur essendo iniziato nel 2021, dà ancora un vantaggio competitivo nel 2022 e nel 2023, quindi si tratta chiaramente di una questione importante”.
Più in generale, il capo tecnico della scuderia del Cavallino Rampante sottolinea il fatto che situazioni del genere mettono in imbarazzo tutto il Circus. Motivo per cui non bisognerebbe avere pietà e non si può andare troppo leggeri con le sanzioni: “Mette in gioco la credibilità in generale. Spero che tutti abbiano affrontato questo esercizio in modo corretto, perché altrimenti sarà un problema molto grande da gestire”.
Vedremo nelle prossime ore come si evolverà la situazione.
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