Matteo Berrettini si dice pronto a tornare in campo dopo l’infortunio che gli ha fatto finire in anticipo il 2021: “Sono guarito, l’infortunio per fortuna si è risolto piuttosto in fretta e ho potuto allenarmi molto bene durante queste settimane di pausa. Ho svolto la preparazione invernale in Florida, campi e condizioni eccellenti e tanti giocatori di alto livello con cui allenarmi. Ho potuto concentrarmi su tutto quello che devo migliorare per mantenermi al top”.
Ai microfoni della Gazzetta dello Sport, il numero 7 al mondo ha raccontato le sensazioni vissute quando si è fatto male alle ATP Finals: “Un mix di emozioni contrastanti, è accaduto tutto così all’improvviso che non ho avuto nemmeno il tempo di capire davvero cosa fosse successo, in un attimo il mondo mi è scivolato addosso. Però conosco il mio corpo, so che quando accadono cose del genere vuol dirmi che sono arrivato al limite: del resto noi giochiamo 11 mesi all’anno in giro per il mondo”.
Berrettini punta il cemento
Il tennista romano ha fatto capire che Australian Open e tornei americani saranno i primi appuntamenti sui quali puntare. Con un sogno più a lungo termine: “Voglio partire subito aggressivo sul cemento, prima agli Australian Open e poi nei Masters 1000 negli Stati Uniti, perché questa è la superficie dove posso esprimermi meglio. Ma per l’anno prossimo ho anche un altro desiderio, cioè andare più avanti possibile al Roland Garros”.
A sostituire Matteo a Torino era stato Jannik Sinner. Il suo più “anziano” connazionale spende parole importanti per il giovane altoatesino: “Jannik è già top ten, ha avuto una stagione impressionante, quando ti alleni con lui ti rendi conto che è fatto di una pasta diversa. Alcaraz negli ultimi tre mesi della stagione è stato fantastico, è fortissimo e allenato benissimo. Ma adesso viene il difficile: confermarsi a quei livelli per tutto l’anno”.
Una coppia fortissima e tutta made in Italy.
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Fonte immagine: Profilo Instagram @matberrettini
