Benedetta Pilato compie 18 anni. Senza dubbio è l’occasione per ripercorrere la prima parte della sua vita, partendo dagli inizi: “La mia infanzia non è stata simile a quella degli altri ragazzi. Però io mi sono sempre sentita appartenente alla mia età. È stata felice ma anche diversa. Non ho ancora preso una decisione su quale università fare, per ora sono abbastanza confusa. La mia famiglia mi ha sempre appoggiato in tutto. Su questo non mi posso lamentare. Mi hanno sempre lasciata libera”.
Venendo allo sport, Vito D’Onghia è una figura fondamentale. Il coach della fortissima nuotatrice italiana ha fatto tanto per lei: “Il rapporto con Vito D’Onghia è cambiato e cresciuto. Ad esempio, cambiano gli argomenti di cui parliamo. Se mai dovessi avere un altro allenatore, il rapporto fra noi due rimarrebbe uguale. Voglio essere un esempio per i giovani: anche andando a scuola si può fare sport ad alto livello”.
Pilato, testa a Parigi
Il 2023, come dice la Pilato, sarà un anno di transizione. Nel mirino ci sono i Mondiali di Fukuoka: “Non so come andrà quest’anno. Purtroppo dopo questo primo periodo difficile sto cercando di capire il mio corpo. Deciderò se partecipare agli Assoluti soltanto una settimana prima, dipende come sto. Dispiace non essere arrivata in condizione a Melbourne, però ho capito che non posso farci nulla. È qualcosa che purtroppo non posso controllare. Più di impegnarmi come sempre non posso fare niente. Non sono rassegnata, ma più tranquilla”.
E poi c’è il 2024, anno dei Giochi Olimpici di Parigi. Benny, come rivela alla Gazzetta dello Sport, non vuole star lì a pensarci troppo: “Non manca tanto. Però dobbiamo smetterla di dare troppa importanza ai Giochi, sono una bella esperienza ma non c’è solo quello. Dopo aver vinto il Mondiale ho ridimensionato quello che mi era successo a Tokyo. Perché ci sono tante altre gare, una può andare male, ma poi ci sono tante altre occasioni”.
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Fonte immagine: Profilo Instagram @benedetta.pilato