Nicklas Bendtner si è sempre fatto notare per la sua spiccata personalità, sia in campo che fuori. Emerge dai suoi racconti un episodio niente male… “Era il 2005, avevo 17 anni. Facevamo un allenamento con regole abbastanza particolari. Giochiamo 11 contro 11, ma al massimo possiamo giocare a due tocchi, Henry ne fa tre e io urlo ‘sono tre’! Pat Rice, l’assistente di Wenger ci urla ‘per l’amor di Dio, continuate a giocare’. Ma Henry mi ha sentito e mi fa cenno di stare zitto”.
Il protagonista di questa vicenda è Thierry Henry, che nel corso di questa controversia non le mandò a dire al danese: “Io tocco la palla tre volte e mi fischiano punizione, quindi mi lamento. Herny mi prende a parolacce e mi urla di stare zitto. Ripensandoci era un buon consiglio, ma in quel momento non lo accetto e rispondo che zitto ci deve stare lui. Corre verso di me e cominciamo a litigare poi arrivano Campbell e Ashley Cole e mi calmo”.
Bendtner contro Henry e Adebayor
Un altro giocatore con il quale lo scandinavo si è scontrato è Emmanuel Adebayor. Anche in questo caso emerge un aneddoto: “Wenger fa uscire Eduardo e fa entrare Adebayor. Lui quando mi si avvicina mi dice che è colpa mia se deve entrare e sprecare le sue energie. ‘Sono in campo perchè tu stai giocando di m***a’. E all’azione dopo, su un calcio d’angolo, abbiamo litigato. Lui dice che io l’ho colpito, ma io non mi ricordo”.
Stando ai racconti dell’ex giocatore dell’Arsenal, il centravanti togolese era insopportabile in campo. Al punto da fargli perdere la pazienza perché ogni volta gli chiamava la palla per riceverla: “Non lo sopportavo. Nicklas’, ‘Nicklas’, diceva sempre ‘Nicklas’, come se stesse parlando con un bambino piccolo. E questo mi faceva diventare pazzo”.
Non ci voleva poi tanto per farlo impazzire…
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