E’ raro che possa scrivere su un sito nazionale del mio amato Bologna, l’ho fatto, purtroppo, quando Mihajlovic si è ammalato, quando Signori è stato assolto dopo un calvario durato 10 anni e quando è uscito il docu-film a lui dedicato. Oggi ne parlo relativamente alla vicenda Arnautovic, pare ambito dal Manchester United. Offerta di nove milioni, lui dice chiaramente che vuole andarsene perché’ un triennale in Inghilterra è graditissimo e la società dice che è incedibile. Poi l’offerta diventa 15 (per un giocatore di 33 anni reduce da due stagioni in Cina e una, ma solo una, splendida, a Bologna) e pure i tifosi comprendono che a quelle cifre è dura trattenerlo. Poi arrivano quelli del Manchester, i tifosi, che pare non abbiano apprezzato un suo gesto in un match contro la Macedonia e dicono che non lo vogliono vedere con la casacca della loro squadra del cuore. La società fa dietrofront in un attimo e la trattativa evapora. Mi fa sorridere che basti così poco per far desistere il club inglese e ora in molti fanno i complimenti a quello italiano per aver saputo dire subito di no. Il mio pensiero, e so che mi attirerò delle critiche, è che definire un giocatore incedibile sia un classico di ogni trattativa e forse che non ci sia mai veramente stata, che sia stata una mossa per la piazza. Vero, vi abbiamo venduto tre giocatori importanti, ma quando ci hanno chiesto Arnautovic abbiamo detto no! E’ andata davvero così? Non lo posso sapere, ma non posso escludere anche questa ipotesi, secondo me più credibile dell’embargo dei fans del Manchester. Detto ciò, se si è realmente avuta la forza di dire no alla ricca offerta, complimenti alla società rossoblu. Perché’ Arnautovic serve come il pane
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Fonte immagine: Profilo Instagram @officialbolognafc