Ancora una volta si torna a parlare di Alex Zanardi e del terribile incidente che gli ha stravolto la vita. Questa volta è la Procura a farlo, predisponendo l’archiviazione del caso non avendo riconosciuto da parte di Marco Ciacci alcuna responsabilità colposa.
Intanto, quel 19 giugno 2020 ha segnato e cambiato per sempre molte vite: oltre quella di Zanardi in modo drastico, causando il dolore e la preoccupazione della sua famiglia e dei suoi cari, anche quella del camionista coinvolto, non è più la stessa.
Marco Ciacci parla e si dice ancora profondamente scosso e turbato per l’accaduto, in quanto sono terribili la sensazione e l’angoscia che gli hanno lasciato quell’incidente e tutto ciò che ne è conseguito che ha messo a repentaglio la vita di un uomo.
L’uomo inoltre afferma: “La mia famiglia è stata travolta dagli eventi. Mia moglie e i miei figli, due gemelle di 9 anni e un ragazzino di 14, accendevano la TV e vedevano il nome del babbo trattato come se fosse il responsabile dell’incidente. Erano confusi, arrabbiati perché sapevano che il loro padre si era comportato bene e non aveva responsabilità” e ancora aggiunge: “ è stato un incubo durato più di un anno e anche se sapevo di non avere responsabilità sono stato malissimo. Ho continuato a sognare l’incidente, ho rivisto attimo dopo attimo il momento dello scontro, ho cercato di capire se avessi potuto evitarlo”.
Nonostante la sua non colpevolezza Marco porterà sempre un enorme peso sul cuore: “Questa cosa mi segnerà tutta la vita, non si può dimenticare anche se hai la coscienza pulita. Ci ho pensato mille volte”.
A questo si aggiunge anche che la famiglia di Zanardi molto probabilmente vorrà fare ricorso per una decisione con cui evidentemente non si trova d’accordo.
In mezzo a queste trafile giudiziarie, mandiamo a Zanardi un sincero augurio di ripresa così da tornare a godersi la sua famiglia e i suoi cari, ma anche a tutti gli altri coinvolti in questa vicenda di avere la forza di andare avanti.
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Fonte immagine: Profilo Instagram @zanardiofficial